Tortellini, cavalli ed etichette

tortellini_dottoressablancoAvrete di sicuro sentito o letto le notizie dei giorni scorsi sulla presenza di carne di cavallo nei tortellini Buitoni prodotti dalla Nestlè. Tuttavia mi sembra che l’opinione generale si sia focalizzata più sulla presenza della carne di cavallo in sè che su quello che per me è il vero punto: il fatto che non fosse menzionata nell’etichetta.

Non mettendo in dubbio le qualità nutrizionali della carne di cavallo (che meritano un post a loro dedicato), dobbiamo sicuramente considerare il sapore, non a tutti gradito, nonché il fattore psicologico. Tuttavia, solo l’1% del ripeno era costituito da carne equina, quindi il sapore non è da tenere in considerazione e ciò vuol dire che il grande scalpore era soprattutto dovuto al fattore psicologico.

Vorrei cogliere l’occasione per parlare dell’importanza di prendere sempre il tempo al supermercato per leggere l’etichetta dei prodotti prima di comperarli. Continua a leggere

Cosa sono le intolleranze alimentari

Da molti anni ormai sentiamo parlare di intolleranze alimentari e se ne discute ampiamente su molti forum. Il problema principale, però, è il tipo di informazione che si ha su di esse.

Oggi vorrei concentrare l’attenzione su ciò che intendiamo con il termine intolleranze alimentari.

Primo grave errore in cui si cade spesso è quello di confonderle con l’intolleranza al glutine o con l’intolleranza al lattosio, le uniche due vere forme di intolleranza. Continua a leggere

I test per le intolleranze alimentari

test_dottoressablancoCome detto la volta scorsa, individuare l’alimento (o “gli alimenti”) che possono dare intolleranza ad una persona non è sempre facile. Di sicuro un’anamnesi approfondita aiuta molto lo specialista, ma questa può non sempre essere sufficiente.

Non desidero analizzare tutti i metodi in commercio perché sarebbe troppo noioso per il lettore. Mi limito, però, a ricordare che un qualsiasi tipo di esame, per essere attendibile, deve avere due caratteristiche: essere ripetibile e non dipendere dalla bravura dell’operatore che lo esegue. Continua a leggere

Il test per le intolleranze non serve per dimagrire!

Un’idea spesso molto diffusa è che una persona possa essere sovrappeso a causa di una forma di intolleranza alimentare.

Ciò spinge molte persone sovrappeso a sottoporsi al test, spesso senza un consulto specialistico, per poi eliminare dalla propria dieta gli alimenti ai quali si risulta eventualmente positivi. Gli effetti dannosi dell’eliminazione (inutile) di un alimento dalla dieta li abbiamo già discussi in precedenza.

Oggi vorrei ribadire con fermezza che il sovrappeso può dipendere dallo stile di vita, da una errata/eccessiva alimentazione, da specifiche condizioni patologiche, eccetera ma non può derivare da problemi di intolleranze alimentari.

Molti riferiscono di aver perso peso a seguito di una modifica della dieta impostata sui risultati di un test di intolleranza alimentare: in realtà, se si analizzano queste diete, si osserva che esse non hanno fatto altro che ripristinare un certo rigore alimentare, un ordine che in precedenza era assente e che di conseguenza si manifesta come una perdita di peso.

Il motivo per il quale molte persone sono convinte di poter dimagrire grazie ad un test per intolleranze alimentari è dovuto ad una errata informazione diffusasi negli anni ma anche al fatto che questa è spesso una spiegazione di comodo per chi è sovrappeso: la colpa non è degli errori commessi dalla persona, bensì del destino beffardo che l’ha resa intollerante.

Affrontare così il problema del sovrappeso non consente di ottenere dei risultati. E oltretutto ferisce anche il nostro portafogli.