Allergico sì, ma a cosa?

Capire a cosa si può essere allergici non è semplice. L’esperimento che vi ho proposto in un post precedente vi può solo dare una indicazione su fatto di potere avere un’allergia o meno.

Prick test

Prick test

Per sapere “se” ed “a cosa” si è allergici bisogna rivolgersi alle strutture adatte, come ad esempio un centro allergologico o uno studio specialistico. Solitamente in queste strutture si effettuano dei test in vivo, in cui il paziente viene messo in contatto diretto con degli allergeni in modo da valutare la reazione. Sono test da fare in presenza di personale medico qualificato, in grado di intervenire per qualsiasi reazione. Un esempio è fornito dal prick test, oppure dal patch test.

Altri test possono essere fatti in vitro, cioè prelevando un campione di sangue al paziente e mettendolo in contatto con gli allergeni, senza alcun rischio per il paziente. Questo è ciò che viene effettuato con i rast test, in passato eseguiti esclusivamente in laboratorio, oggi effettuabili dagli stessi specialisti anche a livello ambulatoriale con un semplice prelievo di sangue capillare (come il prelievo al dito per la glicemia). Questi test, ltre ad essere molto attendibili, hanno il pro di non poter aver reazioni avverse, dato che il paziente non entra mai a contatto diretto con l’allergene.

Insomma le metodologie per cercare di capire a cosa si è allergici sono tante e varie e ricordatevi che è fondamentale conoscere l’allergene in modo da poterlo evitare.

Allergie nei bambini

Secondo recenti studi, nelle popolazioni occidentali si osservano manifestazioni di allergie alimentari in circa il 6% dei bambini e l’1-2% degli adulti; tuttavia, si è anche evidenziato che un’eventuale allergia, comparsa da piccoli, può ridursi o addirittura scomparire nel tempo.

E’ estremamente importante fare attenzione all’alimentazione dei bambini, non solo durante lo svezzamento, ma anche durante i primi anni di vita, proprio per evitare la comparsa di allergie che inizialmente possono manifestarsi, ad esempio, con una semplice dermatite, ma che, nel tempo, potrebbe portare all’interessamento dell’apparato respiratorio (asma), per la cosiddetta marcia allergica. Continua a leggere

Tortellini, cavalli ed etichette

tortellini_dottoressablancoAvrete di sicuro sentito o letto le notizie dei giorni scorsi sulla presenza di carne di cavallo nei tortellini Buitoni prodotti dalla Nestlè. Tuttavia mi sembra che l’opinione generale si sia focalizzata più sulla presenza della carne di cavallo in sè che su quello che per me è il vero punto: il fatto che non fosse menzionata nell’etichetta.

Non mettendo in dubbio le qualità nutrizionali della carne di cavallo (che meritano un post a loro dedicato), dobbiamo sicuramente considerare il sapore, non a tutti gradito, nonché il fattore psicologico. Tuttavia, solo l’1% del ripeno era costituito da carne equina, quindi il sapore non è da tenere in considerazione e ciò vuol dire che il grande scalpore era soprattutto dovuto al fattore psicologico.

Vorrei cogliere l’occasione per parlare dell’importanza di prendere sempre il tempo al supermercato per leggere l’etichetta dei prodotti prima di comperarli. Continua a leggere

Allergie: cosa sono?

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È molto importante sapere di essere allergico ad una determinata sostanza o ad un alimento perché le allergie (soprattutto quelle alimentari) possono avere conseguenze anche molto spiacevoli.

Molto spesso, purtroppo, si fa confusione tra i termini “allergia” ed “intolleranza”, usandoli come se fossero sinonimi, soprattutto se si parla di intolleranze alimentari.

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