Io sono cresciuta con il profumo della composta di mele di mia nonna, dove la cannella abbondava; per non parlare dei tanti viaggi negli Stati Uniti, dove hanno anche i chewing gum alla cannella. Insomma, per me è sempre stato molto normale fare abbondante uso di questa spezia nei dolci.
Poi ho scoperto studi di diabetologia che ne dimotrano l’efficacia come coaidiuvante al controllo dei livelli del glucosio nel sangue. Se a questo aggiungiamo che solo mezzo cucchiaino di cannella al giorno aiuta a ridurre i livelli sanguigni, oltre che di zuccheri, anche di trigliceridi e colesterolo LDL (quello “cattivo”) nei pazienti con diabete di tipo 2, io dico (anche ai non diabetici): perchè non prendere la buona abitudine di utilizzarla in cucina?
Cerchiamo, quindi, di capire come la cannella può aiutare il nostro metabolismo. La cannella, oltre ad aumentare il metaolismo del glucosio, rallenta lo svuotamento dello stomaco riducendo i picchi glicemici che si hanno dopo i pasti e migliora l’efficacia dell’insulina. Inoltre, un flavonoide trovato nella cannella (proantocianidina) può alterare l’attività dell’insulina a livello delle cellule adipose, oltre ad essere un potente antiossidante.
A tutto questo posso aggiungere che la cannella aiuta la digestione, diminuisce l’infiammazione e i sintomi dovuti all’artrite, aiuta a prevenire le infezioni delle vie urinarie, aiuta a ridurre i sintomi della sindrome premestruale, riduce stanchezza e dolori muscolari e articolari ed, infine, è anche un anti-congestionante.
Tutto questo con mezzo cucchiaino di cannella al giorno!
Beh, allora potrebbe essere una buona abitudine iniziare a farne largo uso, magari per aromatizzare una buona tazza di the.