Un’idea spesso molto diffusa è che una persona possa essere sovrappeso a causa di una forma di intolleranza alimentare.
Ciò spinge molte persone sovrappeso a sottoporsi al test, spesso senza un consulto specialistico, per poi eliminare dalla propria dieta gli alimenti ai quali si risulta eventualmente positivi. Gli effetti dannosi dell’eliminazione (inutile) di un alimento dalla dieta li abbiamo già discussi in precedenza.
Oggi vorrei ribadire con fermezza che il sovrappeso può dipendere dallo stile di vita, da una errata/eccessiva alimentazione, da specifiche condizioni patologiche, eccetera ma non può derivare da problemi di intolleranze alimentari.
Molti riferiscono di aver perso peso a seguito di una modifica della dieta impostata sui risultati di un test di intolleranza alimentare: in realtà, se si analizzano queste diete, si osserva che esse non hanno fatto altro che ripristinare un certo rigore alimentare, un ordine che in precedenza era assente e che di conseguenza si manifesta come una perdita di peso.
Il motivo per il quale molte persone sono convinte di poter dimagrire grazie ad un test per intolleranze alimentari è dovuto ad una errata informazione diffusasi negli anni ma anche al fatto che questa è spesso una spiegazione di comodo per chi è sovrappeso: la colpa non è degli errori commessi dalla persona, bensì del destino beffardo che l’ha resa intollerante.
Affrontare così il problema del sovrappeso non consente di ottenere dei risultati. E oltretutto ferisce anche il nostro portafogli.